Tempietto di San Miserino

Nel paesaggio rurale, appena fuori San Donaci, laddove sorgeva un tempo il Limitone dei Greci (la lunga muraglia d’importanza strategica costruita sul finire del VII secolo, a confine tra i domìni bizantino a sud, attuale Salento, e longobardo a nord), potrete esplorare le rovine del misterioso Tempietto di San Miserino.
Risalente al VI secolo, il Tempietto è ritenuto il sito dedicato al culto paleocristiano più antico del Salento, oltre che un esempio particolare di architettura religiosa la cui struttura ottagonale a pianta centrale quadrata e copertura a cupola riportano direttamente alle tecniche costruttive del periodo romano. Studi recenti provano che il Tempietto sia in effetti una trasformazione di un ninfeo o di un locale termale risalente all’epoca tardo-romana (I - IV secolo d.C.), oltre alla tipologia strutturale, a supportare questa ipotesi restano evidenti i mosaici bi-cromatici a pavimento, tuttora apprezzabili.
L’assai ridotto ambiente interno, cui si accede da un pronao sostenuto da pilastri a capitello, presenta l’area centrale sotto la cupola scandita da piccole absidi contrapposte, sebbene la struttura risulti in parte crollata. Oltre alla pavimentazione musiva a tessere bianche e nere, sulle pareti e nelle volte emergono tracce di intonaco dipinto di un rosso vivo, nonché i residui di affreschi di epoca bizantina.
Nonostante alcuni interventi di restauro precedenti, attualmente il Tempietto è oggetto di osservazione per un progetto di recupero totale a merito del suo valore storico artistico e suggestiva testimonianza del vissuto di questo territorio.
 

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